Review
Issue 1 - 2024
Allergia alla nocciola: aspetti nutrizionali, alimentazione complementare, diagnosi molecolare e immunoterapia
Abstract
Le nocciole sono un alimento ricco di nutrienti essenziali, potenzialmente benefico per la salute cardiovascolare e per la prevenzione di malattie croniche, ben rappresentato nella dieta europea. Tuttavia, rappresentano una delle più comuni cause di anafilassi indotta da alimenti, specialmente nei bambini più piccoli. Ciononostante, la loro introduzione nell’alimentazione complementare non dovrebbe essere ritardata, anche se c’è un crescente bisogno di studi in questo campo. L’allergia primaria alla nocciola rappresenta una sfida sia per i pazienti che per il clinico. I bambini più grandi e gli adolescenti possono presentare sintomi legati a una sensibilizzazione crociata al polline della betulla, che sono in genere limitati e l’anafilassi in questa popolazione è rara. Nella sensibilizzazione primaria, invece, sono necessari una rigorosa dieta di eliminazione e in alcuni casi l’adrenalina autoiniettabile a disposizione. L’allergia alla nocciola, inoltre, si associa spesso a sensibilizzazione verso altra frutta a guscio, alla dermatite atopica e all’asma. Pertanto, distinguere correttamente il profilo di sensibilizzazione e identificare i pazienti ad alto rischio è fondamentale. In questo senso, la diagnosi molecolare è uno strumento complementare alla clinica e ai test cutanei. Nei soggetti allergici alla nocciola, l’immunoterapia è una strategia promettente per aumentare la soglia di tolleranza, ridurre le restrizioni dietetiche e migliorare la qualità di vita, ma sono necessari ulteriori studi per standardizzarla.
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Copyright (c) 2024 Italian Journal of Pediatric Allergy and Immunology
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