Il nuovo vaccino antimeningococco B: implicazioni e prospettive di prevenzione vaccinale

a cura della Commissione Vaccini della SIAIP: Caterina Rizzo1 (coordinatore), Paolo Bonanni2, Rita Carsetti3, Marta Ciofi degli Atti3, Susanna Esposito4, Francesca Lippi5, Milena Logiudice6, Luciana Nicolosi3

1 Reparto Epidemiologia Malattie Infettive, CNESPS, ISS, Roma; 2 Sezione di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Firenze; 3 Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù”, Roma; 4Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura, Università degli Studi di Milano,, Fondazione IRCCS “Ca’ Granda”, Ospedale Maggiore Policlinico, Milano; 5 Ospedale “Meyer”, Università di Firenze; 6 Pediatra di Famiglia, Palermo

La Neisseria meningitidis, sierogruppo B, rappresenta oggi una delle principali cause di meningite e sepsi in età pediatrica. Recentemente è stato licenziato un nuovo vaccino. Lo scopo di questo articolo è quello di valutare implicazioni e prospettive di prevenzione della malattia invasiva da meningococco B attraverso il nuovo vaccino disponibile. I dati disponibili dimostrano come la più alta incidenza di malattia invasiva da meningococco B si registra nel primo anno di vita, raggiungendo un picco di incidenza tra i 4 e gli 8 mesi di vita; il 30% dei decessi inoltre si verifica in bambini di età inferiore ai 12 mesi. La vaccinazione rappresenta l’unico mezzo sicuro ed efficace per la difesa verso la malattia invasiva meningococcica. Attualmente, sono disponibili vaccini tetravalenti coniugati contro i ceppi A, C, W- 135 e Y. Il piano nazionale di prevenzione vaccinale 2012-2014 prevede una singola dose di vaccino antimeningococco C coniugato al compimento del primo anno di vita; è prevista anche la vaccinazione della coorte dei 12-14 anni ed il recupero dei bambini non vaccinati tra il secondo e il sesto anno di vita somministrando una singola dose. Il vaccino 4CMenB ha dimostrato un profilo beneficio rischio accettabile nei bambini e negli adolescenti, ma rimangono ancora aperte le domande legate alla persistenza ed efficacia del vaccino. Tuttavia, va evidenziato che fino ad ora contro le patologie invasive da meningococco B non esisteva alcuna possibilità di prevenzione e che questo vaccino apre un nuovo scenario per la prevenzione di una delle principali cause di meningite e sepsi in età pediatrica.

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