Vaccinazione anti-Rotavirus: razionale, efficacia, impatto

Filippo Ansaldi, Cecilia Trucchi

Dipartimento di Scienze della Salute (DiSSal), Università di Genova

L’impatto delle gastroenteriti da Rotavirus (GERV) a livello mondiale è drammatico, determinando importanti ricadute di tipo organizzativo ed economico sui sistemi sanitari dei Paesi ad elevato income sia elevati tassi di letalità nei Paesi in via di sviluppo. I due vaccini attualmente disponibili sono i preparati monovalente e pentavalente. I dati disponibili in letteratura mostrano ottimi livelli di efficacia e sicurezza per entrambi i vaccini. Tuttavia, alla luce dell’aumentata incidenza di intussuscezione intestinale osservata nella sorveglianza post-marketing dei bambini vaccinati con Rotashield®, ritirato dal commercio nel 1999, è stata posta particolare attenzione a rilevare un eccesso di incidenza di questo evento avverso. Tuttavia, nei Randomized Clinical Trial (RCT) condotti sia per RV1 sia per RV5, la frequenza di invaginazione intestinale è risultata uguale nei due gruppi di trattamento. La strategia di vaccinazione universale rivolta a tutti i nuovi nati, raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dalle più autorevoli società scientifiche, rappresenta l’approccio di Sanità Pubblica in grado di garantire il contenimento del burden delle GERV, consentendo anche un notevole risparmio di risorse economiche e sociali da parte sia del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) che della popolazione generale.

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