Raccomandazioni ed evidenze scientifiche a supporto del valore della vaccinazione DTPa-IPV in età prescolare

Angela Bechini, Beatrice Zanella, Francesco Mandò Tacconi, Paolo Bonanni, Sara Boccalini

Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Firenze

I richiami vaccinali per la protezione nei confronti di difterite, tetano, pertosse e poliomielite in età prescolare sono una misura preventiva necessaria se consideriamo alcuni fattori chiave. La perdita negli anni della protezione immunitaria conferita dalle vaccinazioni e la riduzione dei booster naturali in un’epoca in cui l’estensiva applicazione dei programmi vaccinali ha azzerato o diminuito notevolmente la circolazione dei microrganismi target rendono necessario il mantenimento di alti livelli di protezione immunitaria nella popolazione pediatrica, escludendo la possibilità di reintrodurre malattie scomparse da un determinato territorio.  In particolare, difterite, tetano, pertosse e poliomielite sono malattie infettive vaccino-prevenibili per le quali sono disponibili diverse formulazioni per il richiamo in età prescolare: una formulazione pediatrica (DTPa-IPV) con concentrazioni antigeniche maggiori e una destinata agli adulti e adolescenti (dTpa-IPV) a dosaggio ridotto. Risulta quindi strategico valutare le attuali raccomandazioni internazionali e nazionali e le evidenze scientifiche a supporto del richiamo prescolare con vaccini quadrivalenti e i dati italiani di copertura vaccinale (CV) in età prescolare e adolescenziale. L’OMS raccomanda per i nuovi nati una schedula a 4 dosi che preveda un ciclo primario di immunizzazione e almeno un richiamo (schedula 3+1) con vaccino a formulazione piena DTPa, seguito dal richiamo prescolare a partire dai 4-7 anni di età, con la possibilità di somministrare dosaggi ridotti del vaccino. I Paesi europei adottano strategie diverse sia nel numero di dosi del ciclo primario sia nel numero di richiami. Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 raccomanda una schedula a 3 dosi (2+1) per l’immunizzazione primaria con dosaggio pediatrico DTPa e un booster prescolare con vaccini quadrivalenti DTPa-IPV. In Italia le CV per il richiamo prescolare e adolescenziale sono state a lungo insoddisfacenti: solo nel 2017 le CV sono salite, per effetto della legge dell’obbligo, all’89% e al 68% tra gli adolescenti. La valutazione dell’immunogenicità in vari studi condotti sui vaccini DTPa/dTpa, somministrati come booster in bambini di età prescolare, ha mostrato una non-inferiorità immunogenica in bambini che avevano ricevuto il dosaggio ridotto rispetto ai soggetti che avevano ricevuto la formulazione pediatrica. Tuttavia, generalmente i titoli geometrici medi anticorpali un mese dopo il booster, cioè la quantità di anticorpi prodotti e circolanti, risultano maggiori nei bambini riceventi DTPa. Più elevati livelli anticorpali in età prescolare possono garantire una maggiore protezione fino all’età adolescenziale, questo risulta soprattutto utile qualora il richiamo a questa età venisse saltato, come è evidente che avvenga per molti soggetti, considerate le attuali CV in questa fascia di età. La valutazione della reattogenicità ha mostrato che le frequenze degli eventi avversi sia locali che sistemici tendono a essere più basse nei bambini a cui è stato somministrato il booster a dosaggio ridotto per l’adulto, ma non sono riscontrate differenze statisticamente significative tra le percentuali di eventi avversi locali o generali. Nel contesto italiano, dove si è registrato un calo delle coperture vaccinali in età pediatrica e scarsi livelli di adesione alla vaccinazione in età adolescenziale, risulta una priorità garantire un’adeguata protezione nella popolazione pediatrica. Inoltre, poiché il richiamo prescolare offre l’ultima occasione di ricevere la quarta dose di vaccino a dosaggio pieno, come raccomandato dall’OMS, la somministrazione di vaccini tetravalenti (DTPa-IPV) in età prescolare può essere un’ottima opportunità per garantire una protezione duratura nel tempo verso le quattro malattie infettive fino al richiamo previsto in età adolescenziale.

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