Le immunodeficienze primitive associate a patologia malformativa

a cura della Commissione Immunologia della SIAIP: Tiziana Lorenzini1, Clementina Canessa2, Alberto Tommasini3, Viviana Moschese4, Baldo Martire5, Davide Montin6, Melengu Taulant7, Fabio Cardinale8, Raffaele Badolato1(coordinatore)

1 Clinica Pediatrica, Università di Brescia; 2 Servizio di Immunologia Pediatrica, Ospedale Pediatrico Anna Meyer, Firenze; 3 IRCCS Burlo Garofolo, Università di Trieste; 4 Policlinico Tor Vergata, Università Tor Vergata, Roma; 5 Dipartimento di Biomedicina dell’Età Evolutiva, Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico-Giovanni XXIII”, Bari; 6 Dipartimento di Scienze Pediatriche e dell’Adolescenza, Università di Torino; 7 Dipartimento di Pediatria, Università La Sapienza, Roma; 8 Struttura Complessa di Medicina e Pneumo-Allergoimmunologia Pediatrica, Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico-Giovanni XXIII”, Bari

Nell’ambito delle immunodeficienze primitive, le forme sindromiche si caratterizzano per un interessamento variabile del sistema immunitario in associazione a manifestazioni extra-immunologiche. Tra queste, quelle di più frequente riscontro sono i dismorfismi facciali, il ritardo di crescita e di sviluppo neuropsichico, le alterazioni di cute e annessi, la predisposizione ad autoimmunità e a neoplasie e l’interessamento di plurime linee cellulari ematiche. Tuttavia si riscontrano casi in cui il difetto immunologico è inserito in un quadro clinico del quale la malformazione d’organo rappresenta la manifestazione più eclatante. Un accurato percorso diagnostico permette di distinguere, nell’ambito della patologia malformativa, le forme che vanno studiate, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti immunologici e genetici, come potenziali rappresentanti di una categoria rara, quella delle immunodeficienze primitive associate a malformazioni, ma non trascurabile.

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