La Rete Allergologica Pediatrica in Trentino: esempio di integrazione fra Ospedale e Territorio

Manuela Pace 1, Serena Moser 1, Mattia Giovannini 2, Giuseppe Menna 1, Ugo Pradal 1, Ermanno Baldo 3, Rete Allergologica Pediatrica Trentina

1 UOC di Pediatria, Presidio Ospedaliero “S. Maria del Carmine” di Rovereto; APSS (Azienda Provinciale per i Servizi sanitari), Trento; 2 SODc Allergologia, Dipartimento di Pediatria, Azienda Ospedaliero Universitaria Anna Meyer, Firenze; 3 Centro di Diagnosi, Cura e Riabilitazione ad Alta Quota delle Malattie Respiratorie del Bambino e dell’Adolescente, Istituto “Pio XII”, Misurina (BL)

Negli ultimi anni vi è stato un aumento della condizione atopica con un maggior impatto socio-sanitario ed economico. Una corretta gestione delle allergopatie ed un percorso condiviso tra ospedale e territorio permetterebbe una diagnosi precoce e corretta. L’obiettivo perseguito in quest’ottica in Trentino è stata la realizzazione di una Rete Allergologica Pediatrica, ritenuta lo strumento più idoneo per definire percorsi clinico-diagnostici in ambito allergologico. 

La Rete Allergologica Trentina è organizzata su tre livelli: un Primo Livello effettuato dai pediatri di libera scelta; un Secondo Livello presso gli ambulatori ospedalieri di Trento e Rovereto ed infine un Terzo Livello presso l’Ospedale di Rovereto. Dall’inizio dell’attività a giugno 2016 fino a dicembre 2018 sono state eseguite dal Primo Livello 1412 visite con uno snellimento dell’attività ospedaliera con riduzione delle liste d’attesa e migliore accessibilità da parte dei pazienti avvicinando la prestazione al domicilio.

Scarica il PDF