Il latte di cammella: proprietà nutrizionali e prospettive terapeutiche

Roberto Miniero 1 , Giuseppe Antonio Mazza 1 , Ali Mohamed Mahdi 2 , Teresa Rita Dolceamore 1 , Francesco Zurlo 1 , Giovanna Monti 3

1 Cattedra di Pediatria, Dipartimento Scienze Mediche e Chirurgiche, Università Magna Graecia di Catanzaro; 2  Dipartimento di Pediatria, Università di Hargeisa-Somaliland; 3  Dipartimento Scienze Pediatriche, Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino

Il Latte di Cammella (LC) è utilizzato in molti paesi del mondo, soprattutto in Africa nord-orientale, Somalia, Somaliland, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Pakistan, India e Cina, come sostituto del Latte Materno (LM). Negli ultimi anni diversi ricercatori, soprattutto arabi, israeliani e pakistani, hanno pubblicato, seppure su casistiche limitate, interessanti studi che dimostrerebbero come il LC possa essere impiegato con successo in varie patologie umane quali l’Allergia alle Proteine del Latte Vaccino (APLV), il Diabete Mellito (DM) tipo 1 e 2, l’Autismo, la Steatosi epatica, il morbo di Crohn e la diarrea acuta. Dal punto di vista nutrizionale, seppur con ampie variazioni stagionali, il LC contiene all’incirca il 3,1% di proteine, il 3,5% di grassi, quasi tutti polinsaturi e il 4,4% di lattosio. Per la sua composizione, il LC può fornire al bambino una buona parte del fabbisogno minimo giornaliero necessario di macro e micronutrienti secondo la Recommended Dietary Allowance (RDA). Inoltre, analogamente al LM, il LC contiene una buona concentrazione di fattori antimicrobici ad azione battericida e fungicida quali immunoglobuline e lattoferrina, ma soprattutto non contiene β-lattoglobulina. Grazie alle recenti autorizzazioni per l’importazione e/o vendita del LC in Europa e negli USA si potranno verificare, su più ampie casistiche, le sue potenzialità terapeutiche che, se confermate, ne permetterebbero l’utilizzo nella pratica clinica.

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