Editoriale

Giampaolo e Salvatore

Cari Amici,

quando leggerete questo numero la maggior parte di voi sarà già tornato dalle vacanze che ci auguriamo serene e piacevoli.

L’inserto centrale è dedicato alla allergia alla mela, il frutto più diffuso al mondo. Questo lo rende anche tra i più studiati dai botanici, dagli agrari ma anche dagli allergologi. Insieme si sta cercando di avere dei cultivar che abbiano il minor potere allergizzante. In genere le molecole che hanno maggior potere allergizzante sono quelle che servono al frutto per difendersi da patogeni. La loro distribuzione nel singolo frutto varia, con maggiore potere allergizzante vicino alla buccia che si modifica anche con il grado di maturazione.

Sono in particolare i gruppi olandesi che lavorano a Wegeningen che hanno individuato cultivar a basso grado di sensibilizzazione, e che hanno immesso in commercio già alcuni di questi tipi di mela con vantaggi economici. La mela del resto ha proprietà nutraceutiche importanti nella nostra dieta per cui è bene conoscere tutte le caratteristiche di questo frutto ed evitare consigli di diete inappropriate.

Un altro lavoro di particolare interesse per la nostra professione è quello editato dalla Commissione sulla Allergia Alimentare coordinata da Mauro Calvani.

Questo lavoro lo troverete in due versioni: una più sintetica per la parte cartacea della rivista e una più dettagliata solo sulla rivista online.

Come ci siamo promessi dal primo numero di quest’anno, cercheremo di dare spazio a molti contributi, evitando però di eliminare dettagli importanti, che si possono trovare su www.riaponline.it, per coloro che vogliono approfondire l’argomento.

L’argomento su quando e come effettuare il divezzamento è di particolare interesse per il pediatra non solo allergologo.

Anche se puntiamo molto sul contributo dei giovani ci fa molto piacere avere articoli di non più giovani anagraficamente ma giovani nello spirito. Leggete il lavoro di Giovanni Corsello sulla vaccinazione antipertosse. Il riemergere di casi anche mortali nel periodo neonatale, come purtroppo è avvenuto anche a Bologna, deve spingere tutta la comunità di pediatri a sostenere con forza le vaccinazioni, partendo da dati scientifici inconfutabili, come è stato fatto in modo brillante in questo articolo.

Una delle armi più importanti della medicina è non uscire dalle argomentazioni scientifiche.

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