Allergia alla Tropomiosina: dalla diagnosi molecolare alla pratica clinica

a cura della Commissione Diagnostica della SIAIP: Stefania La Grutta1, Mauro Calvani 2 (coordinatore), Marcello Bergamini3, Neri Pucci4, Riccardo Asero5

1U.O.S. Ambiente e Salute, ARPA Sicilia, Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di Palermo; 2UOC di Pediatria ed Ematologia pediatrica, Ambulatorio Pediatrico-Allergologico, Azienda Ospedaliera “S. Camillo-Forlanini”, Roma; 3Pediatra di famiglia, Ferrara: 4 UO di Allergologia, Ospedale “A. Meyer”, Firenze; 5Ambulatorio di Allergologia, Clinica “San Carlo”, Paderno Dugnano, Milano

La tropomiosina è l’allergene maggiore dei crostacei ed è il principale allergene responsabile della cross-reattività molecolare e clinica per ingestione tra crostacei e molluschi e per via inalatoria con altri invertebrati, come gli acari della polvere e gli insetti. L’allergia alla tropomiosina va ricercata in tutti i bambini che presentano una sensibilizzazione allergica ai crostacei ed ai molluschi, in quelli con una sensibilizzazione allergica alla Blattella e all’Anisakis ed infine nei pazienti sensibilizzati agli Acari della polvere, qualora si voglia effettuare ITS. Per la diagnosi di allergia alla tropomiosina si suggerisce di utilizzare l’indagine molecolare dopo la esecuzione degli SPT e della ricerca delle IgE specifiche per i singoli alimenti o inalanti. Con la biologia molecolare è oggi possibile la ricerca delle singole IgE specifiche di alcune tropomiosine quali ad esempio quella dell’Anisakis, della Blattella germanica, dell’Acaro della polvere, e dei gamberetti.

Scarica il PDF