Immunomodulating properties of protein hydrolysates for application in cow’s milk allergy

Davide Caimmi (1, 2), Riccardo Castagnoli (3), Gian Luigi Marseglia (3)

1 Department of Pulmonology - Division of Allergy, Hôpital Arnaud de Villeneuve, University Hospital of Montpellier, F-34295 Montpellier cedex 5, France; 2 MACVIA-LR, European Innovation Partnership on Active and Healthy Ageing Reference Site, University Hospital of Montpellier, France; 3 Dipartimento di Scienze Clinico-Chirurgiche, Diagnostiche e Pediatriche Università degli Studi di Pavia.

Le proteine del latte vaccino causano allergia nel 2-3% dei bambini 1. Ad oggi, l’unica terapia efficace consiste nell’esclusione dell’alimento dalla dieta. Le manifestazioni allergiche possono essere evitate impiegando per l’alimentazione dei bambini idrolisati proteici, ottenuti tramite la degradazione enzimatica delle proteine intatte. Il razionale di utilizzo degli idrolisati nei pazienti con allergia alle proteine del latte vaccino (APLV) è basato sul riscontro di assenza di sintomi di allergia nei soggetti trattati; tuttavia, i meccanismi alla base di questa tolleranza non sono stati completamente chiariti. Fin dall’iniziale interesse riguardo a questi prodotti, l’effetto ipoallegenico degli idrolisati è stato attribuito alla distruzione mediante idrolisi degli epitopi proteici responsabili dell’induzione della risposta allergica IgE-mediata 2. Recenti studi hanno dimostrato un importante ruolo degli idrolisati nella modulazione di meccanismi immunologici, in grado di indurre un effetto ipoallergenico e, in alcuni casi, tollerogenico nei confronti delle proteine del latte vaccino.

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