Approccio diagnostico ai difetti della risposta anticorpale

Viviana Moschese 1, Tiziana Lorenzini 2, Loredana Chini 1, Simona Graziani 1 e a cura della Commissione di Immunologia della SIAIP: Baldassarre Martire, Clementina Canessa, Fabio Cardinale, Davide Montin, Viviana Moschese, Melengu Taulant, Alberto Tommasini, Raffaele Badolato (coordinatore).

1 Immunologia e Allergologia Pediatrica, Policlinico Tor Vergata, Università di Roma Tor Vergata, Roma; 2 Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali, Università di Brescia, Brescia

L’ipogammaglobulinemia e l’aumentata suscettibilità ad infezioni da patogeni capsulati extracellulari rappresentano le più comuni manifestazioni di un difetto della risposta anticorpale. L’iniziale iter diagnostico, sia nel difetto anticorpale primitivo sia secondario, si avvale dell’anamnesi e di semplici indagini di laboratorio quali l’emocromo ed il dosaggio delle immunoglobuline sieriche. L’identificazione dello specifico quadro clinico di presentazione dei difetti B linfocitari e delle rispettive cause molecolari è cruciale al fine di giungere ad una diagnosi precoce e di intraprendere un percorso terapeutico appropriato con conseguenti riduzione della morbilità e mortalità e miglioramento della qualità di vita di questi pazienti.

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