ALLERGIA AL GRANO: approccio diagnostico

a cura della Commissione Diagnostica della SIAIP: Simona Barni 1, Stefania Arasi 2,3, Carla Mastrorilli 3,4, Davide Caimmi 5, Pasquale Comberiati 6, Lucia Diaferio 7, Umberto Pelosi 8, Francesco Paravati 9

1SODc Allergologia, Azienda Ospedaliera Universitaria A. Meyer, Firenze; 2 Unità di Allergologia, Dipartimento di Pediatria, Università di Messina; 3 Allergologia Molecolare ed Immuno-modulazione, Dipartimento di Pneumologia Pediatrica ed Immunologia, Università Charité, Berlino, Germania; 4 Centro di Allergologia e Immunologia Clinica, Clinica Pediatrica, Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Parma; 5 Unità di Allergologia, Ospedale Universitario di Montpellier, Francia; 6 Clinica Pediatrica, Università di Verona; 7 UOC Pediatria, Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Ospedale Giovanni XXIII, Università degli Studi di Bari; 8 Unità Pediatrica, Ospedale Santa Barbara, Iglesias; 9 UOC Pediatria Ospedale San Giovanni di Dio, Crotone

Il grano o frumento (Triticum aestivum) è il cereale più diffuso in tutto il mondo perché cresce facilmente in differenti aree climatiche. Il grano ha inoltre un alto valore nutrizionale e può essere processato in diversi cibi come pane, pasta, pizza e in bevande come la birra.

Il grano è una graminacea appartenente alla famiglia delle Poacee. Il contenuto proteico del grano rappresenta il 10-15% del suo peso secco. Le proteine possono essere classificate in tre frazioni basandosi sulla loro solubilità: 1) le albumine e le globuline solubili in acqua o in soluzioni saline deboli, 2) le gliadine, solubili in soluzioni idroalcoliche e 3) le glutenine solubili in soluzioni diluite di acidi o alcali. Le ultime due frazioni costituiscono l’85% delle proteine del grano e sono conosciute come glutine o prolamine a causa dell’alto contenuto in prolina; ad esse è dovuta la capacità della farina di grano di essere panificata in quanto in grado di formare un impasto visco-elastico capace di trattenere l’aria.

Mentre il latte e l’uovo rappresentano le allergie più frequenti in età pediatrica quella al grano si posiziona al terzo posto almeno in Germania, Giappone e Finlandia.

La sua prevalenza, sia in età pediatrica che negli adulti, varia dallo 0,4 al 4% dipendendo dall’età del paziente e dall’area geografica.

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